I Reperti Fossili raccontano

Ascoltiamo la loro storia

Il cane è davvero il miglior amico dell’uomo, lo stabilisce la loro co-evoluzione a partire dalla preistoria. Il lupo (Canis lupus) fu il primo animale ad avvicinarsi all’essere umano, si “trasformò” in cane (Canis familiaris), ovvero divenne un animale addomesticato, e con lui iniziò a cacciare, pascolare e andare in guerra. Fino a quando l’uomo non iniziò a vederlo come un vero e proprio compagno degno di rispetto, un amico in effetti, nonostante entrambi usassero codici linguaggi, corporei e verbali totalmente diversi.

Nel Neolitico il cane è già considerato un ospite costante negli insediamenti umani e la differenziazione delle razze è ormai avviata. All’inizio dell’Età del Bronzo si possono distinguere come quattro tipi razziali: il Canis familiaris inostranzevi, progenitore dei vari mastini, alani e di altri cani da pastore di grossa mole, nonché dei cani nordici di tipo lupoide, come i cani da slitta; il Canis familiaris intermedius o “cane della cenere”, primitivo degli attuali cani da pastore; il Canis familiaris palustris, dei cani da caccia o da tana, simile per morfologia al fox-terrier, che doveva aver dominato al periodo delle palafitte nella Svizzera e nell’alta Italia; infine, il Canis familiaris matris-optimae, dei levrieri e dei segugi, che presentano una struttura ridotta con cranio più snello e muso più allungato. Da questi, nel tempo, la selezione del cane da parte dell’uomo porterà alle attuali circa 400 razze standard.

L’Archeologia e la morfologia però non riescono a fornire una risposta sicura sull’origine del canis familiaris. In effetti è difficile costruire un albero genealogico del genere Canis che rispetti le reali relazioni di parentela. Vi sono poche differenze tra coyote, sciacallo, lupo e cane, mentre si riscontra molta variabilità all’interno della singola specie: le diverse razze di cani infatti sono molto diverse tra loro.

Sembra un’impresa impossibile stimare con precisione una datazione e la regione geografica dell’origini del cane: i ritrovamenti più antichi hanno una distribuzione paleartica ma ciò non dà un centro di origine preciso. Vi sono anche dubbi sull’origine singola o multipla, ovvero se si possa parlare di origine del cane unica o di multiple origini. Ecco perchè gli studiosi e gli scienziati si trovano molto spesso in contrasto tra di loro, tal volta affermando risultati del tutto opposti! Noi qui cercheremo di dar voce a varie supposizioni in quanto nessuno potrà dirci, almeno per ora, quale di queste è effettivamente veritiera…

La domesticazione dei cani potrebbe avere avuto origine circa 15.000 anni fa in Asia centrale, nell’ampia regione che va dal Nepal alla Mongolia, a partire dal lupo grigio. L’ipotesi è di un gruppo di ricercatori della Cornell University e della Stanford University, in collaborazione con numerosi centri di ricerca internazionali, che hanno pubblicato il loro studio sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”. Gli sforzi per identificare l’origine del cane domestico hanno già prodotto grandi quantità di dati genomici, che tuttavia non sono ancora riusciti a tracciare un quadro univoco. Gli studi sulla diversità del genoma mitocondriale e sul cromosoma Y dei cani hanno suggerito che l’addomesticamento sia avvenuto nel sud della Cina meno di 16.500 anni fa, ma i dati archeologici indicano un’origine fra Europa e Siberia, e lo stesso fanno alcuni studi sulle variazioni del genoma mitocondriale di esemplari antichi e moderni. Questi risultati contrastanti sono legati in buona parte ai processi demografici (migrazioni, colli di bottiglia evolutivi, ibridazioni e incroci) che hanno alterato e complicato i modelli di diversità genetica.

fossile lupo copertina

I più antichi resti fossili di cane in uno stanziamento umano sono stati rinvenuti in una tomba natufiana, e risalgono a 11.000-12.000 anni fa; Lo studio di un cranio di “canide simile a un cane” ma non direttamente collegato al cane moderno, rinvenuto nei monti Altaj in Siberia, ha fatto ipotizzare che le diverse razze canine moderne non abbiano un unico progenitore comune, ma discendano da diversi distinti processi di addomesticamento dei lupi in diverse aree del mondo. La testimonianza più antica di un legame fra cani ed umani risale al Gravettiano (circa 28.000 anni fa) e sono le orme di un bambino e di un cane ritrovate presso la grotta di Chauvet, nel sud della Francia.

  • Di notevole interesse è il sito di Fairbanks, in Alaska, dove sono stati rinvenuti numerosi crani di lupi che presentano un accorciamento facciale. Il periodo dovrebbe corrisponde a quello della fine dell’ultima glaciazione, quindi circa 10.000 anni fa. Allo stesso anno risale il ritrovamento di vari resti, appartenenti a cani di tipo Eskimo avvenuto nel sito di caccia detto Jaguar Cave (Idhao) negli USA.
  • Sulla catena montuosa Zagros dell’Asia Anteriore si è rinvenuto il sito di Jarmo, in cui sono stati ritrovati ben 113 frammenti ossei di crani e mandibole appartenenti a scheletri di cani di grandi dimensioni, risalenti al primo Neolitico (circa 9000-7800 anni fa). In Cina, il paleontologo J. Olsen segnala la presenza di crani e di una mandibola di cane ritrovati nel sito di Ci-Shan, assieme a resti del lupo cinese: Canis lupus chanco. In Danimarca, erano già presenti due razze di cani di statura diversa, entrambe più piccole del lupo europeo. Nell’Asia sud-occidentale si svilupparono presso a poco tra l’8.000 e il 6.500 a.C, e con ogni probabilità per via indipendente, uno o più centri di domesticazione a partire da una sottospecie asiatica del lupo, Canis lupus pallipes.
  • In Iran a Hajii Firuz, sono stati ritrovati dei frammenti di cranio e una vertebra di cane domestico che risalgono a 5500-5100 anni fa. Nella grotta di Palegawra, nel Kurdistan iracheno, una mandibola datata al 12.000 a.C. presenta i denti accavallati, caratteristici dei cani domestici; inoltre alcuni reperti di cani domestici risalenti al Neolitico arcaico della valle del Giordano, sono datati a partire dal 12.000-10.000 a.C. Mentre a Wadi Bakht, nel deserto egiziano, sono stati ritrovati una mandibola ed un femore di cani addomesticati che risalgono a circa 5300 anni fa.
  • Resti ossei di circa 12.000 anni fa sono stati ritrovati anche nella sepoltura di Ein Mallhaha in Israele, dove lo scheletro di cucciolo di cane è sepolto assieme ad un uomo anziano. Mentre nel sito Natufian di Hayonim, è stato ritrovata una sepoltura che conteneva un uomo e due cani adulti, che potrebbero essere definiti “lupi domestici”.
  • In Europa primo resto archeologico di cane è stato ritrovato in Belgio nella caverna di Goyet (nelle Ardenne) e risale a 31.000 anni fa. Scoperto nel 1870 si è ritenuto per molto tempo che fosse un lupo ma nel 2007 è stato ristudiato e ricatalogato. Inoltre, nei siti archeologici più antichi, sono numerosi i ritrovamenti di resti di cani che testimoniano le prime differenze dall’antenato selvatico.

Un antico resto attribuito ad un cane proviene da una tomba umana di Oberkassel presso Bonn risalente a circa 12.000 a.C. presenta la mancanza di premolari, molto rara nel lupo selvatico. Questo carattere, insieme al fatto di comparire in una tomba, inducono a pensare che si tratti probabilmente di un animale domestico. I primi ritrovamenti che testimoniano piccole differenze anatomiche tra il lupo prestorico e il lupo all’inizio della storia, confermano che i cani dell’epoca erano considerati animali domestici e rispettati come membri della società umana, talvolta addirittura sacrificati assieme ai loro padroni.

Storia e origini del cane: Uno specchio della nostra evoluzione

Il cane è un simbolo di fedeltà, amicizia e alleanza per l’uomo. Con la loro lungimiranza, sensibilità e il loro amore incondizionato hanno conquistato il cuore di ogni essere umano, ogni cultura, e ogni regione del nostro pianeta.

Tuttavia, nonostante la millenaria storia condivisa tra uomo e cane, le origini del cane rimangono un enigma avvolto nel mistero. Gli studi scientifici, archeologici e genetici ci offrono solo frammenti di un racconto affascinante e complesso, e ogni scoperta aggiunge nuove sfumature a questo racconto che continua a evolversi. L’unica certezza è che il legame tra l’uomo e il cane è unico e profondo, radicato nella nostra storia comune e nella nostra evoluzione.

Conclusione

In sintesi, la storia e le origini del cane sono ancora oggetto di dibattito tra studiosi e ricercatori. La nostra comprensione del passato di questo fedele compagno è in continua evoluzione, così come il nostro rapporto con lui. Nonostante le incertezze e le sfide, una cosa è certa: il cane continua a essere una parte fondamentale della nostra vita, un amico e un alleato che ci accompagna da millenni.

Torna in alto