Dai Miacidi al Lupo: la famiglia dei canidi

Premetto che ci sarebbe molto di più da dire sulla storia del lupo che conosciamo oggi, e a pensarci bene è quasi ridicolo minimizzarlo in così poche righe. Ma tutto questo è indispensabile per farci riflettere sull’effettivo tempo che le nostre due specie hanno potenzialmente condiviso e vissuto insieme, “prima come lupi e poi come cani”. Non pensate anche voi che sia assurdo? Stiamo parlando di millenni di storia che hanno plasmato, trasformato e creato quello che oggi è un totale rapporto di collaborazione e condivisione con il nostro cane domestico. Ma bando alle ciance e cominciamo…

La lunga storia evolutiva dei Canidi ha inizio nel periodo del Terziario (62 m.a.f.) quando in nord America, Asia ed Europa apparvero i primi MIACIDI. Animali plantigradi a cinque dita, dal corpo affusolato e muscoloso (simili agli attuali mustelidi), con arti del treno posteriore più lunghi rispetto a quelli del treno anteriore. Essi diedero origine a tutti i mammiferi carnivori terrestri, che furono in grado di adattarsi alle più svariate condizioni climatiche, dai deserti torridi alle tundre artiche. Il legame fra Miacidi e Canidi viene confermato da una specie intermedia, Prohesperocyon wilsoni, che presenta caratteristiche sia dei Miacidi che delle successive Caninae: infatti, questo animale che visse in nord America a partire da 39 m.a.f., presentava una base craniale tipica dei Canidi ed un apparato dentale del tutto simile a quello dei Miacidi.

Hesperocyon

Intorno a 38,5 milioni di anni fa apparvero gli Hesperocyonidae, suddivisi in 38 specie attualmente identificate, fra cui Hesperocyon gragarius e Sunkahetanka geringensis. I quali rimpiazzarono l’estinzione dei Miacidi circa 33 milioni di anni fa. All’alba dell’Oligocene, circa 34 milioni di anni fa, apparvero le Borophaginae (66 specie identificate, fra cui Tomarctus hippophaga e Borophagus dudleyi) e dei primi Canidae (Leptocyon vulpinus).

Recenti ricerche avviate dall’equipe di studiosi di Paleontologia guidata dal Prof. Xiaomin Wang, attuale curatore del Museo di storia naturale di Los Angeles, hanno scoperto che i Leptocyon sono il primo rappresentante dei Canidae, vissuto contemporaneamente ad Otarocyon cooki ed Archaeocyon leptodus, le due specie più antiche di Borophaginae. Tuttavia, mentre queste ultime si distinsero in specie, taglie e dimensioni diverse, i Canidae rimasero sorprendentemente simili di aspetto e dimensioni a quelli di una volpe, all’interno di una nicchia ecologica contenuta fino al Miocene medio. Le tre grandi famiglie convissero negli stessi territori per milioni di anni, quando però le Hesperocyoninae cominciarono ad estinguersi in nord America, lasciarono i Borophaginae e Canidae a condividere gli stessi habitat.

Miacide Pleistocene

Nuove specie di Canidae (Canis Lepophagus e Canis ferox) apparvero intorno a 10 milioni di anni fa, con una modalità di diffusione simile a quella delle prime Borophaginae. Si trattava di specie di taglia simile al coyote e con un adattamento dentale da mesocarnivori. Fu proprio in quel periodo che si cominciarono ad avere le prime “mutazioni” dei Canidi, con diversificazioni per forme , taglie e dimensioni. Circa 8 milioni di anni fa, in coincidenza con l’aumento delle praterie, e di conseguenza maggiori numeri di individui che andavano a sfruttare medesime risorse alimentari, i Canidi emigrarono in massa nell’Eurasia attraverso la Beringia, un ponte di terra che emergeva dal mare nel periodo di glaciazione e che andava ad unire l’Alaska all’Asia siberiana. Abbiamo testimonianza di ciò attraverso ritrovamenti di Eucyon, specie endemica del nord America, autoctona già da alcuni milioni di anni (Eucyon davisi).

Mentre il primo canide presente nel vecchio Continente sembra essere stato il Canis cipio (circa 8 m.a.f.), ritrovato nel bacino di Teruel, nella Spagna centrale. Da lì, arrivarono in Europa attraversando la catena dell’Himalaya, non avvicinandosi però all’Asia sud orientale, dove arrivarono ben due milioni di anni più tardi.

In Africa i primi canidi sembrano essere arrivati solo intorno a 6,5 milioni di anni fa (Eucyon intrepidus). Dalle varie testimonianze rinvenute in Messico e nord America si pensa che siano state tutt’altre specie ad aver dato origine agli attuali canidi sudamericani come Cerdocyon e Chrisocyon, tutt’ora viventi. Oltre a Canis dirus, un grosso lupo con zampe tozze (nelle sottospecie C. gezi e C. nehringi), abbiamo ritrovamenti di molte altre specie, come Theriodictis tarijensis e Protocyon troglodites (1,8 m.a.f.), Ceriodictis.

Il progenitore del lupo, ed in linea indiretta del cane, è da ritenersi il Canis arnensis, vissuto in Italia intorno a 3,5 milioni di anni fa, contemporaneo al cane etrusco (Canis etruscus). Col tempo i canidi cominciarono ad emigrare dall’Eurasia all’America e viceversa, fino a quando 1,5 milioni di anni fa giunse in nord America il Canis armbrusteri, probabile antenato del Coyote (Canis latrans). I primi veri lupi apparvero intorno a 800.000 anni fa ed a partire da 400.000 anni quando l’Homo erectus, o specie successive, iniziarono le prime addomesticazioni in vari siti dell’Eurasia: Boxgrove, nel Kent britannico, Zhoukoudijan vicino a Pechino e Lazaret, nella Francia sud orientale.

Il lupo grigio iniziò così a immigrare in Asia ed Africa, dove costituì delle sottospecie con caratteristiche proprie e, anche se presente in America nord-occidentale da 400.000 anni, si spinse all’interno del nord America solo intorno a 100.000 anni fa, dove inevitabilmente incontrò la concorrenza di altre specie di predatori già presenti in zona, come Canis dirus (estinto circa 15000 anni fa), la volpe rossa ed il Coyote. E’ probabile che, come avviene attualmente, alcuni lupi si siano ibridati in passato con il Coyote dando origine a prole fertile.

Canis falconeri, contemporaneo dei cugini C. etruscus e C. arnensis, è oggetto in varie ricerche genetiche poiché lo si ritiene progenitore dei Licaone (Lycaon pictus) ed il dhole (Cuon alpinus) presenti in Asia ed Africa, apparsi intorno a 300.000 anni fa.

I canidi possono distinguersi per le loro varie dimensioni: dal minuscolo fennec, che non supera il 1 chilogrammo e mezzo, al lupo grigio, che può arrivare a 80 chilogrammi e a 2 metri di lunghezza, compresa la coda. In questa grande famiglia troviamo, fra gli altri, il coyote, il dingo, la volpe rossa, la volpe artica, il licaone, il cuon e lo sciacallo.

Evoluzione Lupo

Cerchiamo di descrivere a larghissime righe alcuni Canis Lupus e le sue varie sottospecie oggi esistenti:

Canis lupus chanco

Canis lupus chanco – Il suo areale si concentra nel Tibet, Cina e Manciuria. Si presenta con mantello lungo di colori prevalentemente chiari, lupo di medie dimensioni;

Canis lupus arabs

Canis lupus arabs – L’areale tipico di questa sottospecie è la penisola arabica. Di piccole dimensioni, ha zampe lunghe ed una corporatura magra che gli permette di sopravvivere in territori aridi e semidesertici. Mantello molto corto;

Canis lupus pallipes – Noto come lupo iraniano, molto presente in tutta la zona medio orientale. Mantello fulvo e taglia medio piccola;

Canis lupus lycaon

Canis lupus lycaon – Chiamato anche “lupo della foresta orientale”, è tipico della zona canadese orientale. Di media dimensioni e mantello lungo, presenta delle aree circostanti gli occhi più scure rispetto al resto del muso;

Canis lupus beilyae – detto anche “lupo delle steppe”, è uno dei lupi di grandi dimensioni, tipico della zona settentrionale asiatica e dell’area transiberiana, di cui si conosce poco. Mantello grigio fulvo e coda molto folta.

Concludo qui questo articolo sperando di aver fatto capire, in maniera molto generale, quanto la storia del lupo, da quando si è originato come canide, sia lunga e complicata. I prossimi articoli li dedicherò all’etologia del lupo e alle somiglianze e differenze che si riscontrano nel cane moderno.

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